Che bella chiacchierata tra autrici e autori di fumetti!
All’arena Bookstock sono presenti: Zerocalcare, Flavia Biondi, Eleonora C. Carusi, Maicol & Mirco, Williams ZouZou e Noah Schiatti. Quest’ultimo ci svela che la sua passione è nata copiando altri fumetti, ma che fin da giovane è sempre stato determinato e convinto che quella del fumettista sarebbe stata la sua strada. Insieme a Eleonora C. Carusi, Noah ha di recente pubblicato un racconto dal titolo “Sangue” ambientato nella Tokyo del terzo millennio.
Uno stratagemma utile al fumettista, suggerito da Flavia Biondi, consiste nell’analizzare i personaggi partendo dai loro difetti per farli risultare più realistici e completi agli occhi dei lettori. Flavia rivela che non si identifica in nessuno dei suoi personaggi ad eccezione di Ada, protagonista del fumetto “La casa delle magnolie”, affetta da un disturbo ossessivo-compulsivo, proprio come lei.
Zerocalcare confida che inizialmente fare il fumettista di professione non era nei suoi piani, per cui si è dedicato a lungo ad altri tipi di lavoro. Rivela di essersi messo a nudo con i propri lettori nella sua ultima produzione “Quando muori resta a me”, in cui parla in modo approfondito del suo rapporto con il padre e per questo motivo, al momento della pubblicazione, è stato assalito da molti dubbi e ripensamenti.
William avrebbe potuto fare una brillante carriera calcando le passerelle come modello, ma ha preferito il percorso più incerto e tortuoso del fumettista.
ZouZou nella graphic novel “Gatti” racconta una storia di amicizia tra quattro ragazzi che devono imparare a conoscersi se vogliono sopravvivere in un mondo freddo e spietato. I personaggi sono ispirati ai suoi amici con i quali ha dovuto addirittura litigare durante la realizzazione del libro.
I personaggi del fumettista Maicol & Mirco, invece, non sono ispirati a nessuno in particolare: ciò che conta sono le relazioni tra di loro. “Volevo spiegare delle cose con il libro, ma il libro le ha spiegate a me”. Con queste parole di Maicol si conclude la spiegazione di una professione che è difficile da spiegare.