Cronache, Internazionale Ferrara 2024

Gli alieni nel mar Mediterraneo


Sara Baroncelli, Francesca Coppeta

V. Alfieri, L. Ariosto - Torino, Ferrara

Perché gli alieni sono un effetto del cambiamento climatico? Il 5 ottobre si è tenuto un incontro presso il cinema Apollo, dove Stefano Liberti, giornalista e scrittore, ha presentato il suo nuovo libro Tropico Mediterraneo (Laterza Edizioni, 2024) sull’arrivo di nuove specie marine che hanno provocato la metamorfosi del Mediterraneo. I protagonisti dell’evento sono gli “alieni”, cioè i nuovi organismi marini, e il loro rapporto con l’uomo. Liberti ha narrato il viaggio tra le dodici isole Kerkenna in Tunisia, dove ha conosciuto la popolazione locale e il loro metodo di pesca, chiamato charfia. Tale metodo, riconosciuto dall’Unesco, si caratterizza per la sua sostenibilità; molto presto quest’ultimo è stato rimpiazzato da un nuova pratica, non rispettosa dell’ambiente, che ha contribuito alla proliferazione del granchio blu. Questa crisi ambientale, diffusasi nelle isole Kerkenna, ha generato una crisi sociale che ha incrementato sia il cambiamento climatico sia una crisi lavorativa, a causa della quale i giovani hanno deciso di emigrare all’estero, diventando veri e propri migranti ambientali. Il granchio blu principalmente proviene dal canale di Suez e il suo avvento è causato non solo dal riscaldamento dei mari, ma anche dallo sfruttamento di questi; in Libia dove la pratica della pesca non è diffusa, non è presente questa specie. L’autore continua il suo racconto parlando di Cipro e dei suoi “alieni”, citando sia i pesci scorpione che i pesci palla. 

L’incontro si è concluso con una generale riflessione su ciò che è accaduto negli ultimi anni nel Mar Menor, e sul suo conseguente collasso ecologico. La laguna era prolifica di caulerpa, un’alga invasiva, che a causa dei fertilizzanti, ha invaso l’habitat e soffocato masse di pesci. Dopo questi fatti gli abitanti del posto hanno iniziato a protestare per far diventare questo ecosistema un ente giuridico. Nel 2021 il Mar Menor è stato il primo ecosistema ad avere uno status giuridico. Ciò dovrebbe portarci a riflettere sulla situazione del Mediterraneo, che ha già manifestato i primi segnali di crisi con la comparsa delle specie “aliene”. 

Il granchio blu è un pericolo anche in Italia perché sulla voce del fiume Po, che è un ambiente ottimale per la riproduzione della specie, sta distruggendo gli allevamenti di vongole e di conseguenza l’economia che ruota attorno ad essi. Per risolvere il problema in Italia si stanno mobilitando alcune start-up tra cui Marcadoras-BluEat, che esporta i granchi blu in America e in altri paesi  e si prefigge anche lo scopo di incentivare le persone a cambiare abitudini in base a come cambia l’ambiente.

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