Gibildonna è il titolo del romanzo di Nunzio Primavera, presentato al Salone Internazionale del Libro di Torino. Protagonista della storia è la famiglia Labò, piccoli coloni che diventano coltivatori diretti grazie alla Riforma agraria del dopoguerra: sono molti i problemi che si presentano di fronte ai Labò, dalla siccità alla crisi climatica, tuttavia il legame che intercorre tra i membri della famiglia aiuta a trovare soluzioni per superare questi difficili problemi.
Per Primavera centrale è il ruolo della donna, che riesce a ricucire i litigi interni e i legami tra i membri delle famiglie agricole, mettendo da parte l’orgoglio per il bene dell’impresa: le donne riescono ad abituarsi a ogni situazione e cercano di modificarle affinché vadano per il verso giusto, sono le prime a riuscire a interpretare i cambiamenti nel corso del tempo; rappresentano l’anima dell’impresa agricola e sono coloro che stimolano gli uomini a fare la scelta giusta per l’azienda.
Nunzio Primavera, Giorgio Grenzi e Fiorito Leo la pensano nello stesso modo: il futuro dell’agricoltura è nelle mani dei giovani, grazie alla modernità e alle numerose innovazioni che possono portare alle aziende, aiutando anche i senior del settore a portare avanti l’impresa agricola e, nello stesso tempo, aspirando a un futuro migliore.