VERDE. Cosa ci viene in mente?
Stefano Boeri e Giacomo Salizzoni rispondono: tanti colori.
Così inizia l’incontro di venerdì 29 settembre moderato da Valeria Sforzini con i due celebri architetti green nel Cortile del Castello.
Il verde di cui si è parlato è quello che dialoga con “la città minerale” adattandosi a essa come un camaleonte che ne assume le diverse sfumature.
Verde è … Difesa
Le temperature globali sono sempre più elevate e le zone desertiche si fanno sempre più spazio. L’Unione Africana ha reagito proponendo un’iniziativa per difendersi: the Great Green Wall, una grande muraglia verde costruita per combattere l’avanzamento del Sahara. Studi dimostrano come anche la forestazione possa rappresentare un’enorme differenza nei centri urbani. E’ infatti in grado di diminuire di addirittura 30°C la temperatura delle superfici ombreggiate.
Verde è … Bellezza
“È un lavoro fantastico” afferma Stefano Boeri. Creare bellezza implica grandi investimenti di ricerca e studio, ma non sono sacrifici inutili: migliorano la vita e danno lavoro. È un processo economico costruttivo che dà benefici all’ecosistema e alla salute umana fisica e mentale.
Verde è … Abuso
“Tutti parlano di sostenibilità, però poi nessuno la sostiene” lamenta Giacomo Salizzoni. Ecco perché Milano, nonostante tutto, è in ritardo. Si può fare molto di più.
Uno dei fattori limitanti è l’abuso della parola “verde” che costituisce un vero e proprio “specchietto per le allodole”: siamo infatti tutti vittime di greenwashing, una strategia di comunicazione lusinghiera, ma ingannevole utilizzata da imprese o istituzioni politiche.
Verde è … Sostenibilità
È necessario metterci in secondo piano e valorizzare la relazione che c’è tra natura e progettazione urbana tenendo bene in mente gli esempi di Boeri e Salizzoni: il verde per loro non è decorazione o ornamento, ma protagonista. Non dev’essere ghettizzato, poichè un recupero degli spazi è sempre più urgente: le diverse zone green della città vanno connesse anche a costo di modificare standard urbanistici ordinari e rischiando che in un futuro prossimo ciò che ora è giardino diventi giungla e fagociti la città.
Progettare “nuovo, bello e verde” è una sfida innovativa e coraggiosa che deve adottare soluzioni sostenibili e in divenire in quanto “il verde cresce perché è vivo”.
Verde è … Unione
Tante sono le critiche a questi boschi verticali che, a Milano, hanno prezzi inaccessibili. Gli architetti si stanno però impegnando perché siano strutture alla portata di tutti, un esempio è la Trudo Vertical Forest per Social Housing a Eindhoven, Olanda.
Per il sociale, i Community garden sono di notevole importanza: hanno il potere di unire gruppi agli antipodi che, accomunati dagli stessi valori, comunicano, socializzano e diventano più consapevoli del proprio ruolo all’interno della città.
Emblema di questi giardini sono gli Orti dipinti di Firenze ideati da Giacomo Salizzoni, luoghi di informazione, formazione, ricerca e sperimentazione che sono il risultato di un patchwork di tecniche e strumenti passati, presenti e futuri.
Verde è … Novità e speranza
Perché tutto questo si realizzi, l’architetto lavora con tanti altri professionisti creando spazi di co-working e collaborazioni. L’ambiente è stimolante e si ispira ai laboratori di modello rinascimentale, permettendo contaminazioni spontanee garantite da un gruppo misto ed eterogeneo.
Così come in natura è sbagliato un ambito monoculturale, perché chiaramente artificiale, anche in ambito antropologico è vincente valorizzare la (bio)diversità.
“Il verde è dunque un colore arcobaleno perchè ha dentro la vita” come ha concluso Stefano Boeri.