In una sala inizialmente vuota, ci troviamo vis a vis con l’artista Fumettibrutti, pseudonimo di Josephine Yole Signorelli, che ci invita ad accomodarci. Sul tavolo troviamo matite, penne, pennarelli e fogli, insomma tutto ciò che serve per disegnare. Dopo circa dieci minuti sopraggiunge un branco di scalmanati studenti di una scuola della periferia di Torino.
L’artista ci dice di prendere carta e penna e di disegnare un personaggio, un’immagine, un luogo, qualcosa che rappresenti la nostra vita, in particolare degli ultimi mesi. Gli studenti si mettono a disegnare, per modo di dire: c’era chi costruiva canestri di carta, forse ispirato da Giovanni Muciaccia e dal suo Art Attack. Non si tratta però di un programma per bambini, e i canestri diventano oggetto di scommesse tra gli studenti. “Due euro a tiro, chi lo mette se ne piglia cinque” sono le parole che riecheggiavano nella saletta dietro l’arena Bookstock. Non fumetti, tanto meno integrità, come suggeriva il titolo dell’incontro, solamente caos.