Internazionale a Ferrara 2025

Femminicidi: i dati che non conosciamo


Amadei Maria Vittoria, Squerzanti Licia

Liceo Ariosto - Ferrara

“Nonostante le campagne di sensibilizzazione, sappiamo ancora poco sui femminicidi”: questa è la tesi sostenuta da Donata Columbro, una giornalista che si occupa della raccolta e dell’analisi dei dati riguardanti le violenze di genere. Nell’incontro tenutosi nell’Aula Magna di Economia a Ferrara durante la seconda giornata di Internazionale, l’esperta ha dialogato riguardo al suo ultimo libro Perché contare i femminicidi è un atto politico (Feltrinelli, 2025) con la moderatrice Maysa Moroni

Nel nostro Paese, sostiene Columbro, i numeri che descrivono il fenomeno dei femminicidi sono spesso trattati in modo sommario e impreciso; le indagini mirano più alla strumentalizzazione degli omicidi che alla reale elaborazione di statistiche. Ne è prova il fatto che secondo diversi quotidiani le vittime siano giovani, anche se nella maggior parte dei casi queste sono anziane o comunque sposate. Inoltre, le parole utilizzate lasciano una certa ambiguità: femminicidio è un termine relativamente nuovo. 

Fortunatamente, le associazioni femministe italiane, come Non Una Di Meno e la Casa delle donne di Bologna, cercano di raccogliere i dati; quest’anno è stata realizzata anche una mappa dei centri dove è possibile abortire. Tuttavia, diversi servizi non sono ancora alla portata di tutti e pochi ricercatori, come Columbro stessa, fanno richieste di accesso civico alle informazioni di questo tipo. 

Avere una maggiore consapevolezza riguardo al numero dei femminicidi non servirebbe soltanto all’elaborazione dei fattori di rischio, ma anche, come ha chiarito la giornalista al termine dell’incontro, al “recupero della storia delle donne”. 

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