Cronache, Salone del Libro 2024

Eshkol Nevo: c’è ancora speranza di una via d’uscita?


Ilaria Palumbo e Carlotta Pizzarelli, 1B

Liceo Classico Vittorio Alfieri - Torino

Legami”, titolo del nuovo libro dello scrittore israeliano Eshkol Nevo, è un insieme di racconti non connessi tra loro, ma legati dal cosiddetto fil rougeche ce li presenta come una storia unica. La caratteristica comune dei 20 racconti è il fatto che siano storie brevi in cui vi è un solo momento che, se sciolto”, rivela il senso della vita. 

Quando è stato chiesto all’autore come definire il suo libro, risponde: I would say with the word fragility: Crede infatti che i momenti di fragilità siano i più affascinanti e quelli in cui emerga completamente  la verità dell’individuo.

Altra caratteristica delle sue storie è che spesso i personaggi hanno davanti a loro un futuro invisibile: l’interpretazione su come la storia possa andare a finire è lasciata al lettore e risulta influenzata dai fatti accaduti dopo la strage del 7 ottobre. 

In riferimento a ciò dice: “It’s a  warm book, where you can find a heart in the inside and a body in the cover: Ha dato un’accurata spiegazione su quello che è il fine del suo libro: dare empatia in un mondo che è crollato dopo quell’attentato. 

“Legami” è un libro che tratta soprattutto di ferite invisibili e che a parere dell’autore non sono riconosciute dalle precedenti generazioni, ma che quella attuale è in grado di riconoscere e curare. Intervistandolo abbiamo ripreso questo aspetto chiedendogli perché secondo lui noi giovani siamo in grado di nutrire delle speranze laddove i nostri genitori, nonni o zii non hanno visto vie di salvezza. “Siamo migliori di loro e siamo una generazione più attenta ai dettagli, al contrario di chi prima di noi credeva che queste ferite non potessero essere risanate” ha risposto Nevo forse anche contrapponendosi al pensiero comune che descrive la nuova generazione come troppo superficiale e poco attenta ai dettagli. 

Con questa frase l’autore ha fatto nascere in noi una speranza sul fatto che sia possibile una via d’uscita e che possiamo essere noi a trovarla. 

Link per intervista con l’autore: https://youtu.be/k87ak1-eEo8

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