Julya Rabinowichla, l’autrice dei libri E in mezzo: io ed E in mezzo: noi, ha narrato attraverso gli occhi di una ragazzina come ci si sente ad abbandonare il proprio Paese in guerra e ad iniziare una nuova vita; l’autrice, durante l’incontro, ha esposto i propri pensieri sul significato di lasciare le proprie origini e ha spiegato che per lei la fuga è come tradire i propri sogni. Ognuno ha bisogno di essere autonomo e di essere amato e proprio queste qualità accomunano le due amiche, protagoniste del libro, Laura e Madina. Madina, è una ragazza di 15 anni che scappa con il padre da un Paese in guerra e arriva a Vienna. Lì inizia una nuova vita: incomincia ad andare a scuola, i docenti si prendono cura di lei e fa nuove amicizie, per esempio incontra la sua futura migliore amica Laura. Nel corso del romanzo, Madina si innamora del fratello di Laura, Marcus; questo amore causerà molti conflitti con il padre di lei.
Durante l’incontro l’autrice ci ha raccontato che il rapporto tra il padre e la figlia è ambivalente; da un lato Madina lo ama, ma dall’altro vuole allontanarsi da lui per poter crescere, visto che era molto apprensivo nei suoi confronti.
L’autrice ha affrontato tematiche adolescenziali e al tempo stesso ha descritto le difficoltà di chi deve lasciare il proprio Paese e integrarsi in uno nuovo.