Perché mai scrivere un libro sul matrimonio? “Per capriccio” risponde con un sorriso Naoise Dolan alla presentazione del suo ultimo libro: La coppia felice (ed. Atlantide).
Nasce come pura scusa per avere una trama e finisce per essere centrale alla struttura di un romanzo: di corale non ha solo le voci dei personaggi, ma anche gli stili di scrittura. Dalla narrazione più classica, alla messaggistica; e dagli elenchi puntati alle tabelle “Pro/contro”, il carattere di ciascun personaggio viene a galla naturalmente, e così naturalmente si scontra con il resto.
In un romanzo di personaggi che, per sua ammissione, sono stereotipi, Dolan sottolinea l’importanza di inserire elementi specifici della loro personalità. Si riferisce soprattutto ai suoi personaggi queer; la necessità di non rendere un singolo personaggio ambasciatore per un’intera comunità le permette di giocare con i ruoli, e non dover rendere ogni personaggio minoritario “uno dei buoni”.
D’altro canto questo succede anche con stereotipi sul paese di provenienza: all’osservazione che spesso nei suoi libri i personaggi, irlandesi come lei, non sembrano caricature quanto appaiono in libri più generalmente americani, Dolan annuisce. L’Irlanda è diventata il paese delle tecnologie e del progresso, e questo è tutto quello di cui si parla; cosa ce ne si fa allora dei giovani che non trovano spazio nell’economia del paese e si spostano verso Berlino, o Londra?
Ma gli stereotipi si trasformano, diventano positivi e utili nell’esperienza dell’autrice: in un mondo in cui le persone viaggiano spesso e si trovano nelle città per poco tempo, categorizzarle può aiutare a conoscerle più velocemente e stringere amicizie. “Quindi, perché non usare questa strategia anche nei libri?”
Gli interessi e le passioni dell’autrice rimangono sempre presenti nel libro: la musica (nelle armonie tra i vari stili di scrittura, così come nella passione della protagonista); i rapporti sbilanciati e i giochi di potere; i soldi, che sono elemento imprescindibile alla visione del mondo di ciascuno dei personaggi. È un libro che si prende il suo spazio, dice le cose come stanno e squarcia il velo di sottigliezze e allusioni.