Cronache, Portici di Carta 2025

Dal consenso al dissenso


Filippo Cignetti, Bianca Trovato

Liceo Classico Vittorio Alfieri - Torino

Ieri abbiamo partecipato a un incontro dedicato a Fascismo e Tempi nuovi: storia di una rivista torinese (1922-1925) scritta da Franco Brunetta e edita da arabAFenice.
Il suo libro riporta alla luce la vicenda quasi dimenticata del settimanale Tempi Nuovi, fondato da Camillo Olivetti e Donato Bachi negli anni in cui il Fascismo stava prendendo forma. Nel dialogo con l’intervistatore, l’autore ha raccontato un lavoro di ricerca durato vent’anni. Dietro le pagine del volume c’è la ricostruzione di un archivio disperso, di articoli e lettere che mostrano come Tempi Nuovi, nato dapprima con un atteggiamento favorevole al regime, finì poi per prenderne le distanze, denunciandone la violenza e la perdita di libertà.Tra i nomi che emergono, quello di Carlo Angela (padre di Piero), che con i suoi articoli donò una sensibilità etica e civile destinata a riaffiorare nella Resistenza.
Un episodio particolarmente significativo che emerge dal libro è l’attacco alla sede della redazione: tra il 20 e il 21 luglio 1924, un gruppo di fascisti devastò i locali, sequestrando materiali e copie del giornale, intimidendo fisicamente i redattori, in una manifestazione che segnò la fine della libertà d’espressione per Tempi Nuovi.
L’incontro ha mostrato quanto la storia di una rivista possa diventare specchio di un’epoca: un luogo dove la cultura tentava di opporsi al silenzio. Fascismo e Tempi nuovi non è solo una ricostruzione storica, ma un invito a riflettere sul presente e sul coraggio di chi sceglie di dissentire quando l’adeguarsi sembra l’unica via possibile.

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