“Cuore nascosto” è il libro che oggi il regista, sceneggiatore e scrittore turco Ferzan Özpetek ha presentato al Salone Del Libro.
Il romanzo narra la storia di due donne strette da un legame fortissimo: una è una bambina di solamente sei anni e l’altra invece è la zia, Irene, trasferitasi a Roma per inseguire il suo sogno d’artista.
Lo scrittore cresce circondato da diverse figure femminili, la più importante è sicuramente la madre che non lo ha mai fatto sentire in colpa per la sua omosessualità, anzi lo ha sempre incoraggiato e consolato nei momenti più difficili. L’autore definisce l’amore materno come “un rapporto in sospeso”, in quanto l’amore di un genitore non è né verificabile né quantificabile.
La presentatrice dell’incontro, Alessandra De Luca, procede con la lettura di alcune pagine del romanzo e fa emergere quattro parole chiave: cuore, felicità, segreto e passato. Quest’ultimo termine predomina sia nei suoi libri, sia nei suoi film: infatti rappresenta il “pensiero delle cose fatte e vissute” senza il quale non c’è futuro.
Le priorità nella vita di Özpetek sono sicuramente la salute, come per tutti, ma soprattutto le relazioni, infatti durante la realizzazione delle sue opere, sia cinematografiche che letterarie, ha bisogno di confrontarsi con altre persone per approfondire, discutere e riflettere. La musica, inoltre, è per lui di grande ispirazione tanto che la scelta delle colonne sonore nei film non è mai casuale. Un ultimo aspetto importante per l’artista è la casa come luogo in cui ambientarsi e creare nuove relazioni.