17 maggio 2025, Cronache, Salone del Libro 2025

Cesare: il piccolo viaggio di una vita


Irene Matilde Ughelini e Lorenzo Morelli

Liceo L. Ariosto - Ferrara

“Lui non è venuto qui per imparare, ma per guidarci”. Queste le parole che Valentina Mastroianni ha scelto per descrivere Cesare, suo figlio e protagonista del libro Sarò i tuoi occhi, all’incontro del 17 maggio 2025 al Salone del Libro.

Dialogando con la relatrice Francesca Angeleri, Valentina ha saputo svelare la sua anima per raccontare il ricordo del bambino, che ci ha abbandonati il 21 febbraio di quest’anno, quando la malattia ha preso il sopravvento su di lui.

La madre, anche autrice dei libri La storia di Cesare (DeAgostini, 2023) e E voleremo sopra la paura (DeAgostini, 2024), nei quali racconta nel dettaglio il progredire del tumore cerebrale, ha parlato dell’enorme coraggio che ha avuto il figlio nell’affrontare la sua patologia, portando costantemente il sorriso sincero di un bambino. 

L’idea di scrivere un terzo libro è nata da un momento di speranza: il tumore sembrava stabilizzarsi e si riusciva a intravedere una prospettiva luminosa tra le possibilità di Cesare. L’autrice con l’opera ha voluto celebrare l’esistenza senza rinunciare a godersela, o come lei stessa ha detto: “non abbiamo fatto altro che dare vita ai giorni di Cesare, per regalare anche a noi bei ricordi insieme”.

Di fronte a questo ostacolo indelebile, l’intera famiglia non si è mai lasciata abbattere e ha continuato a lottare, pur sapendo che ci sarebbe stato un punto a questa storia. Valentina ha dichiarato che, quando il tumore ha colpito il figlio, è stato “come se tutti in casa sua si fossero ammalati”, come se nessuno riuscisse ad essere immune al morbo di Cesare.

Ha esortato chiunque a esorcizzare il timore che si genera nei confronti delle cose ignote come la malattia che ha fatto scomparire suo figlio e ad aiutare, per quanto possibile, chi si trova in difficoltà: l’ignoranza è un ostacolo da valicare e, per abbatterlo, è necessario fare luce su ciò che non sappiamo; dopotutto, come lei stessa ha chiesto, “chi non ha mai avuto paura del buio”?

“Cesare mi ha dato la frase Non rimandare”.

Valentina afferma che, tra le tante cose che Cesare le ha lasciato, una spicca più di tutte, ovvero il cogliere l’attimo senza aspettare il momento giusto, che potrebbe non arrivare mai.

È riuscita attraverso i libri ad affrontare meglio le turbolenze del viaggio di Cesare, dichiarando che la scrittura sia stata terapeutica, e ha ringraziato ogni persona che ha supportato il loro percorso. In merito a ciò ha anche lanciato un appello per gli altri casi come il suo: “Cesare è diventato il bambino di tutti e come per Cesare vorrei che questo avvenisse per tutti gli altri bambini”. 

A proposito del lento lutto che ha dovuto affrontare per abbandonare suo figlio, l’autrice ha detto: “Cesare se n’è andato con delicatezza, ci ha fatto abituare piano piano alla sua assenza. Gli ho promesso di non essere arrabbiata con questa vita”. 

Valentina, raccontando il viaggio di Cesare, ha fatto breccia nei cuori di tutti, ma, soprattutto, ha esortato chiunque a riscoprire la bellezza della vita. 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *