“Perchè un francese ha deciso di partire per l’Algeria, per vivere in una terra non sua?”. Questa è la domanda che si è posto Mathieu Belezi per scrivere il suo nuovo libro Attaccando la Terra e il Sole (Gramma Feltrinelli, 2024). Nella conferenza svoltasi il 6 ottobre presso il Circolo Arci Bolognesi in occasione del Festival di Internazionale, l’autore ha raccontato il processo creativo che lo ha ispirato.
Il romanzo, che fa parte di una quadrilogia, tratta il tema della colonizzazione in Algeria durante la prima metà dell’Ottocento prendendo in considerazione il punto di vista dei coloni francesi. Belezi ha deciso di scriverlo per dare rilevanza al tema della colonizzazione francese, ancora oggi un tabù, adottando uno “stile musicale”. Il libro non ha tuttavia riscosso un grande successo, dal momento che in Francia è estremamente difficile trattare questo argomento.
La colonizzazione dell’Algeria è una delle poche in Africa avvenute per popolamento e non per sfruttamento: i coloni francesi, una volta giunti, si sono stabiliti e hanno imposto brutalmente la propria cultura, distruggendo quella autoctona.
In merito a ciò Belezi ha commentato la lettera di un colonnello francese che prometteva di “annientare chiunque non avesse strisciato come un cane”. Questa è soltanto una delle numerose fonti storiche, tra cui anche gli scritti di Maupassant e Pierre Darmon, consultate dallo scrittore nello sviluppo della quadrilogia.
Belezi ha concluso l’incontro affermando che desidera prendersi una pausa dalla scena pubblica, come ha detto “più si spiega il proprio lavoro, meno lo si fa”.
