Nell’Arena Bookstock Martina Fuga e Marina Cuollo presentano l’amore attraverso i loro ultimi due libri: “Diciotto” e “Viola”. La prima di loro parla della sua esperienza con la figlia Emma affetta da sindrome di Down, e di come sia difficile per un genitore lasciare quel margine di errore necessario a ogni adolescente per crearsi i propri spazi e raggiungere la propria autonomia. Marina condivide invece il proprio punto di vista, quello di una persona affetta da disabilità che nel corso del romanzo, nei panni di Viola, si troverà ad affrontare queste dinamiche familiari e non solo; grazie al suo umorismo è riuscita infatti ad affrontare anche argomenti più “scomodi” e molti dei tabù. L’evento scatenante per l’inizio della storia riguarda infatti la scelta di suo fratello di andare a vivere da solo, passo che Viola ha sempre desiderato compiere ma che non le è mai stato concesso.
Se questa vicenda prende forma nel corso di un determinato periodo della sua vita, il libro di Martina racconta invece la storia della figlia fin dalla sua nascita attraverso episodi particolarmente significativi e che hanno segnato la crescita di Emma: atti di bullismo, la sua prima uscita con un ragazzo, viaggi con la famiglia e il loro trasferimento all’estero. C’è poi un momento di condivisione in cui le autrici espongono il loro fine: non quello di proporre un modello esemplare da cui trarre un insegnamento, ma semplicemente quello di narrare attraverso le loro storie tutti gli aspetti più veri e concreti nella vita di queste persone.
Attraverso i loro consigli e le loro esperienze hanno saputo diffondere un messaggio d’amore in grado di abbattere tutte le barriere culturali e gli stereotipi.