“Il Salone del Libro è il luogo dove la pagina è al centro di tutto […]. Quando leggi sei solo, ma non sei in solitudine, sei dentro a qualcosa che è più grande di te”. Queste le parole con cui Roberto Saviano ha iniziato la presentazione del suo nuovo libro Solo è il coraggio – Giovanni Falcone e il romanzo (Bompiani) il 21 maggio al Salone del Libro di Torino.
L’intento dell’autore era quello di creare una storia in grado di far stare il lettore accanto a Falcone, di sentire e patire con lui. Ciò che lo legava agli altri eroi che hanno combattuto la mafia non è stato solo lo spirito di servizio, ma soprattutto la resilienza in onore dei colleghi caduti: era necessario andare avanti. Quello di Falcone si è trasformato in un sogno collettivo, tutto è partito da lì. In questo modo si è riusciti a fare luce su ciò che fino ad allora era rimasto invisibile alla legge.
Tramite significative letture dal libro, sono stati raccontati gli ultimi giorni di alcune vittime, consapevoli di essere altamente a rischio, facendo emergere l’emotività e l’irrazionalità di quei momenti. In questa lotta, per riconoscere il pericolo sono stati indispensabili la paura e il dolore.
Per Saviano bisogna essere coraggiosi ogni giorno, perché nella vita per difendere le proprie convinzioni occorre fare delle scelte, senza temerne le conseguenze. La letteratura può aiutare a far nascere proprio questo coraggio e a ricordare coloro che hanno reso migliore il nostro Paese, affinché “il sangue versato non secchi mai”.