Valentina è brillante, luminosa, colorata come i fumetti di Topolino, attenta alle nostre parole e curiosa di conoscerci. Partiamo dal mondo dei fumetti (l’esperienza di Valentina è immensa e ci offre spunti e stimoli), per parlare dei nostri sogni, del nostro domani, delle professioni del futuro e dell’attualità. La censura, il revisionismo linguistico, il pericolo di “un’umanità troppo igienizzata” -per dirla alla “Baricco”-, la difficoltà del trovare le parole giuste per concetti sempre più complicati da definire, la potenza del lessico: il dialogo con la giornalista apre riflessioni, confronti e domande che ci portano ad indagare dentro di noi, alla scoperta di chi siamo stati e di chi vorremmo essere da grandi. E scopriamo che esiste per ognuno di noi il “dizionario sentimentale della nostra infanzia”, strettamente collegato a quello del nostro domani, per affinità o per antitesi, il libro che possiamo rileggere, reintepretare e riscrivere, anche graficamente, il personaggio che ha lasciato un segno, la storia che ha trasmesso emozioni ed ha parlato di noi e per noi.