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Serve un coraggio immenso


Kasandra e allievi della 4AG

IIS "Cravetta - Marconi" - Savigliano

Abbiamo avuto la fortuna di incontrare la giovane Morena Pedriali Errani e di addentrarci nelle pagine del suo libro. Questo è un libro che dovrebbero leggere tutti, soprattutto oggi, in un periodo in cui sembra che la voglia di guerra stia tornando ovunque. Racconta in modo potente cosa significa davvero vivere la guerra.

Il rapporto tra la protagonista e Libero mi ha devastata, perché rappresenta in modo crudo e realistico la divisione che la guerra crea nelle persone.
E poi pensare a quei popoli massacrati durante la Seconda guerra mondiale… persone che, dopo aver vissuto l’orrore, hanno continuato a vivere, a mettere al mondo figli, a costruire nuove vite. Mi sembra incredibile, soprattutto pensando alle donne. La protagonista ha subito violenze terribili, come tante altre. Eppure, chi è sopravvissuta, ha trovato la forza di andare avanti. Ma come si fa? Come si sopravvive a tutto questo dolore? Come si continua a credere nella vita quando il mondo intero ti ha dimenticata?
Serve un coraggio immenso.
Io ammiro profondamente queste persone. Ammiro la nonna della scrittrice; Fiammetta, il padre di Fiammetta; Nehat, i Sinti, i Rom… tutti coloro che, dopo aver visto e subito il peggio dell’umanità, hanno continuato a sorridere, a sperare.
La cosa più triste è che, nonostante tutto ciò, anche dopo la guerra, questi popoli sono stati ancora emarginati, discriminati, disprezzati. Gli ebrei, almeno, hanno ottenuto un territorio (seppur oggi quella stessa terra sia diventata un posto di nuove atrocità). Ma i Rom e i Sinti? Per loro non è cambiato nulla. Hanno lottato, hanno sofferto, e sono stati comunque dimenticati.
Leggendo questo libro, ho provato vergogna. Vergogna per non sapere. Per aver ignorato la loro storia. Mi sono sentita in colpa. E credo che sia giusto che tutti noi proviamo questa vergogna. Ma, più di tutti, dovrebbero vergognarsi le istituzioni, chi avrebbe dovuto raccontare questa storia e invece ha scelto di ignorarla.
Ammiro Morena Pedriali Errani che ha creato un libro necessario per rompere un silenzio ormai troppo lungo, che ha avuto il coraggio e la volontà di raccontare la storia del suo popolo che dopo la guerra ha continua, purtroppo a essere emarginato, ignorato e discriminato. Ha dato voce a persone che hanno lottato e hanno continuato a lottare per la libertà, che dovrebbe includere tutti, non solo chi ha i soldi.

Kasandra

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