E’ vero, quando si vive di odio non si ha più la capacità di andare oltre, si perde il presente vivendo nel passato, si pensa ai torti che abbiamo subito, veri o presunti che siano, ed il nostro IO interiore ci riconduce sempre al punto di partenza. Si vive di amarezza e rancore nell’attesa di poter riuscire a vincere i propri sentimenti negativi. Purtroppo però spesso non è con il perdono, ma con la rassegnazione che si va avanti. Vivere così ti uccide ogni giorno perché l’odio avvelena la mente e il cuore e spesso si manifesta con esplosioni emotive che difficilmente si riescono a controllare.
Dove trovare la forza di andare oltre ai nostri limiti? Soprattutto per chi, come noi, vive in un ambiente ristretto dove i contatti con il mondo di fuori e soprattutto il contatto con gli specialisti (psicologici o altro) sono molto difficoltosi a causa della scarsità di personale. Spesso trascorrono mesi tra un incontro e l’altro e nel frattempo siamo lasciati da soli: per molti di noi non è assolutamente semplice arrivare a comprendere che parte del nostro odio deriva da un nostro iniziale comportamento o atto sbagliato e che noi stessi siamo i primi responsabili dell’attuale stato di costrizione… questo perché prevale sempre il sentimento di rancore nei confronti della malagiustizia di cui praticamente tutti, chi più e chi meno, siamo vittime. In tale situazione come si può perdonare senza qualcuno che ci aiuti e ci guidi in questo nuovo percorso di vita? E allora ben venga un percorso nuovo, fatto soprattutto di strade a noi sconosciute. Se esiste un’opportunità di migliorare la nostra vita e nel contempo dimenticare i torti fatti e subiti e ci è possibile voltare pagina, io personalmente credo ne valga la pena. Per questo concludo queste mie riflessioni dicendo che vorrei sinceramente andare oltre, ma so di aver bisogno di una guida in questo percorso del tutto nuovo per me. Sarebbe bello che nel percorso rieducativo che ognuno di noi affronta, fra i vari corsi, ce ne fosse anche uno che ci insegnasse a perdonare, prima di tutto noi stessi, e quindi a diventare migliori di quanto siamo mai stati.