Un prodotto, un’opera, un lavoro necessita della collaborazione di altre persone, non può essere mai solo individuale.
Questo è ciò che ci dice lo scrittore e psichiatra Paolo Milone, autore del moderno e interessante romanzo ”L’arte di legare le persone”, sulla base della sua esperienza nella scrittura e il suo particolare rapporto con il mondo vasto dell’industria culturale.
Uno scrittore o qualsiasi altro produttore realizza il suo lavoro ma nella maggior parte dei casi il risultato deve passare attraverso una revisione di un “editor”, il vero e proprio filtro delle opere degli autori, con il compito di renderle maggiormente vicine al pubblico e quindi quasi più piacevoli e seducenti.
Sostanzialmente, un editor è un mediatore tra la moda culturale presentata dal pubblico e il materiale che lo scrittore o qualsiasi altro produttore vuole proporre. La modifica da parte di un’altra persona è necessaria ma non è sempre gradita allo scrittore, che invece desidererebbe che il proprio lavoro non venisse nemmeno toccato. Un prodotto, solo raramente può essere completamente individuale, senza la collaborazione di più talenti che mettono insieme le proprie capacità per dare forma a una completa realizzazione di un elaborato.
Basti pensare al mondo cinematografico, su cui si sofferma Paolo Milone, ovvero un enorme industria che recluta talenti differenti e li unisce per la produzione di un film. È fondamentale infatti per ognuno di noi riuscire a scovare i propri talenti e capacità, sui quali la nostra vita si poggia. I nostri talenti però non sono totalmente individuali, ma serve una collettività di questi ultimi al fine di riuscire a ottenere un risultato che abbia valore.
In conclusione, si può trarre dall’esperienza di Paolo Milone che la pubblicazione di un libro non è semplice: ha bisogno di autorità sottostanti allo scrittore che partecipano alla creazione dell’opera finale.
Come succede nella vita nessun obiettivo può essere raggiunto senza la collaborazione di più persone che sperimentano la propria fantasia.