Adotta uno scrittore, Adotta uno scrittore 2024, Laboratorio

La nostra esperienza con il progetto “Adotta uno scrittore”


Iolanda Stefania Cimpoesu

Santorre di Santarosa - Torino

Grazie al progetto “Adotta uno Scrittore”, ci è stata data la possibilità di fare diversi incontri con la scrittrice Lorenza Gentile, durante i quali abbiamo potuto apprendere quanto tenga veramente al suo lavoro; questo lo si poteva capire dalla passione con la quale parlava non solo dei suoi libri pubblicati, ma anche di tutto il lavoro che c’è dietro. L’esperienza è stata apprezzata da tutti, soprattutto grazie alla capacità della scrittrice di mettere a proprio agio chiunque. È sempre stata disponibile a rispondere alle nostre domande, non ponendosi problemi a parlare di come sia arrivata a essere una scrittrice. La cosa che più ci ha sorpresi è stata che, a differenza di come molti si aspetterebbero, ha iniziato questa carriera senza avere nessun “aggancio” nel mondo dell’editoria, tanto che per trovare un agente è andata a cercare su internet. Ed è stato proprio questo, ovvero la spiegazione di come funzioni il suo lavoro e di quale sia stato il suo percorso, il primo argomento di cui abbiamo parlato. Dato che la prima volta non era riuscita a portare le bozze dei vari libri che ha scritto, ha provveduto a portarle la volta dopo, spiegandoci ancora una volta quanto siano importanti le revisioni da parte degli editor. Inoltre ci ha proposto di portare dei libri personali, che fossero i nostri preferiti o meno, così da poter leggere il prologo di ognuno di loro e confrontare le prime pagine. Da questo lavoro ci siamo resi conto che, per quanto fossero diversi l’uno dall’altro, presentavano tutti quanti le informazioni base per iniziare la lettura: il lavoro del protagonista, la loro età, il loro nome, il genere, ecc. 

Nel 3° incontro abbiamo parlato più che altro del suo libro “Le Cose che ci Salvano”. È stata una lettura molto particolare, diversa da quella che ci aspettavamo e dai libri che solitamente si leggono per la scuola. L’aggettivo “particolare” si addice proprio a questo romanzo perché rispecchia anche il carattere e l’essere della protagonista, che, a differenza di molti protagonisti di altri libri, non è un personaggio scontato; a causa di alcuni avvenimenti capitati quando era una bambina, ma anche da adulta, avrebbe potuto decidere di affrontare la sua vita in maniera solitaria, invece non lo ha fatto. Anche se sicuramente questi traumi l’hanno segnata nel profondo, alla fine riesce comunque a trarne il meglio, non abbattendosi. Proprio per questo si può pensare a questo romanzo come a un romanzo di formazione, giacché durante lo svolgimento della storia si può cogliere un cambiamento nella protagonista. Tutti questi aspetti hanno reso la storia reale, motivo per il quale è stata apprezzata da quasi tutti.

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