Il progetto “adotta uno scrittore” è un’iniziativa del salone del libro che permette ai giovani studenti di incontrare uno scrittore e, durante vari incontri, interfacciarsi con una realtà nuova, caratterizzata da una grande soggettività, che talvolta tocca anche alcuni studenti che provano a intraprendere i primi passi nel mondo della scrittura e dell’editoria. È un’attività che, non limitandosi ad un solo incontro, risulta più utile e interessante perché fornisce un punto di vista più completo e approfondito mettendo a confronto chi ha letto il libro e chi lo ha scritto e quindi lo ha vissuto. È un progetto che vanta una struttura semplice, ma che si rivela essere molto di più: un’esperienza unica, che trasmette molto.
L’autrice Lorenza gentile ci ha raggiunto in classe accompagnandoci in quello che è stato un percorso molto interessante, e talvolta molto profondo, su ciò che è stata la sua vita e la sua esperienza nell’ambito della scrittura. È stato un percorso molto curioso ma soprattutto non superficiale. Le attività svolte con l’autrice infatti, non si sono limitate al semplice racconto, ma sono state attività inclusive, che ci hanno coinvolti in prima persona. Interventi liberi e personali, domande, aneddoti e consigli, alcuni fattori che hanno reso il racconto dell’esperienza dell’autrice un momento di condivisione e ascolto reciproco, creando un ambiente aperto e quieto.
Le mie aspettative sono state assolutamente superate, passando da un semplice incontro con una scrittrice che non conoscevo, ad un lavoro di gruppo molto coinvolgente, aperto e interattivo. Infatti nella soggettività del racconto dell’esperienza dell’autrice, siamo riusciti a cogliere dei caratteri di oggettività, dei punti di contatto tra ognuno di noi, la scrittrice e i suoi libri.
La scelta di far leggere alla classe un libro della scrittrice contestualmente agli incontri ci ha permesso di immergerci totalmente all’interno di questa realtà, ha fatto sì che il progetto non ci abbia solo lasciato un anonimo racconto, ma un punto di vista su una dimensione parecchio diversa dalla nostra. Posso definire questi incontri come incredibilmente arricchenti e soprattutto mi hanno lasciato molto su cui riflettere: oltre all’ispirazione creativa e alla conoscenza del processo creativo, mi hanno anche fornito nuove prospettive. La scrittrice infatti, affrontando temi complessi e universali, ci ha proposto nuovi punti di vista su questioni sociali, e talvolta anche filosofiche, che inevitabilmente lasceranno un segno. Ritengo dunque che questo progetto abbia contribuito in maniera non indifferente alla mia crescita personale, arricchendo con elementi peculiari il mio bagaglio culturale tramite una passeggiata all’interno di questa mente brillante.