Un Fishball, un confronto riguardo un argomento definito fra persone sedute in cerchio che possono uscirne in qualsiasi momento, ha animato il cortile interno del Castello Estense domenica 6 ottobre. L’incontro intitolato “Scelta” è stato introdotto dal moderatore di Facilitambiente Giacomo Petitti di Roreto sul tema “riflessioni su consumo e produzione di cibo”.
Grazie a cartelli espositivi sono stati introdotti tre temi di discussione: “30 vs 30“, 30% di emissioni di gas serra provocate da produzione, consumo e trasporto di cibo nonostante il 30% di spreco di cibo nel mondo; “735 vs 600“, 735 milioni di persone soffrono di denutrizione, mentre 600 milioni soffrono di obesità; “171 vs 55“, 171 miliardi di euro di bilancio annuale dell’Unione Europea, 55 miliardi di fondi per l’agricoltura.
Stimolato da questi spunti di riflessione si è scatenato un dibattito fra molti componenti della platea di diversa professione, età e formazione. La discussione si è imperniata su questioni come l’educazione alimentare nelle scuole e nelle famiglie, lo stile di vita troppo frenetico che a sua volta non ci permette di seguire una dieta bilanciata e ricercata nell’uso di ingredienti biologici e sostenibili, l’approccio psicologico all’alimentazione e la manipolazione da parte del marketing.
L’opinione comune si è rivelata essere che un maggiore consumo di cibi a base vegetale, un incremento nella distribuzione e vendita di prodotti ecosostenibili, un programma di educazione alimentare per i più giovani, un rinnovamento degli equilibri socio-economici dell’economia alimentare, una perdita di centralità della GDO (Grande Distribuzione Organizzata) possano essere i pilastri su cui costruire una nuova società del cibo.
Al termine del dibattito, tre volontari che hanno assistito alla discussione da un posto privilegiato, hanno svolto il ruolo di osservatore esterno riassumendo ciò che era stato detto durante la conferenza sottolineando i punti chiave, gli elementi di contrasto e quelli di consenso.