Al Salone del Libro, il 20 maggio 2022, presso la Sala Azzurra alle ore 11.45, si è tenuta la presentazione del nuovo libro I Predatori (tra noi), della casa editrice Rizzoli, scritto dal giornalista Gianluigi Nuzzi, ospite un suo caro amico Massimo Giannini. Il libro racconta di una malattia profonda di cui spesso a pagare le conseguenze sono le ragazze più giovani, infatti tra di noi sono presenti i cosiddetti “predatori” che non considerano la donna come tale, ma come femmina vedendo il suo corpo come oggetto. Subito dopo la conferenza abbiamo avuto la possibilità di intervistare l’autore Gianluigi Nuzzi, per approfondire l’argomento gli abbiamo posto alcune domande:
“Come mai si è appassionato a questo argomento e ha deciso di raccogliere testimonianze allo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica?”
“Perché bisogna rompere un tabù, questo problema dei predatori sessuali riguarda soprattuto voi ragazzi che non avete la consapevolezza o la struttura o la formazione per prevenire certi atteggiamenti e per non farsi trascinare verso ciò che luccica. Se ne parla troppo poco di questo fenomeno, vi sono farmaci e droghe usate per resettare la memoria della persona che subisce queste violenze”.
“Lei ha parlato di prevenire, volevamo chiederle se ci fosse una maniera per prevenire e/o evitare questo fenomeno”
“Credo che la consapevolezza sia una strada giusta, bisogna vivere con leggerezza alla vostra età. Non bisogna essere pesanti però bisogna essere attenti a non confondere la leggerezza con la superficialità”.
“Qual è la maniera migliore per denunciare queste persone quando ci accorgiamo delle loro reali intenzioni ?”
“Ci deve essere un dialogo con i genitori, anche se non sempre è facile, l’importante è che ci siano degli adulti ai quali rivolgersi. Il consiglio più importante è quello di aiutarsi anche tra coetanei e stare dalla parte di chi subisce queste ingiustizie”.
“Per concludere volevamo chiederle la sua personale opinione sul cat-calling, un argomento attuale e molto discusso che riguarda persone di tutte le età e di tutti i sessi”
“Credo che sia un fenomeno ancora poco scandagliato mentre dovrebbe essere più approfondito“