“Calle 21”, nata dalla collaborazione tra l’Istituto culturale Cervantes e la casa editrice Castelvecchi, è un’antologia di racconti rispettivamente scritti da autori provenienti dai 21 Paesi di lingua ufficiale spagnola.
Questa raccolta non ha un solo fine letterario, ma anche l’obiettivo di diffondere l’insieme delle culture provenienti dall’America Latina, dall’Africa e, ovviamente, dalla Spagna. Infatti, grazie alla grande “vitalità geografica”, come gli stessi autori hanno sostenuto, di cui il libro god, ognuno di questi racconti porta con sé un mondo a se stante. Ciò è stato facilitato dalla varietà di età e sesso tra gli autori. Nell’insieme della narrazione, si notano anche delle differenze stilistiche tra i vari racconti. Un esempio lampante è la tendenza della letteratura spagnola verso un realismo narrativo, contrapposto al fantastico verso il quale si protende la scrittura argentina.
E a proposito di genere, questa antologia è orgogliosa della sua spiccata femminilità perché, come ci ha tenuto spiegare Danilo Manera ,traduttore e critico letterario, gran parte degli autori sono di sesso femminile e per questo possono finalmente godere del giusto riconoscimento nel mondo letterario.
Sicuramente però godono di una grande rilevanza le tematiche contenute nei vari racconti: spaziano dai delicati cambiamenti introspettivi nei periodi di adolescenza ed infanzia, fino a parlare di quelli che sono i rapporti con la propria famiglia nella cultura ispanica. Non mancano però riferimenti ad eventi storici e di come questi possano influenzare la vita di qualcuno. In questo senso potremmo dire che “Calle 21” porta con sé delle tematiche moderne e non ridondanti su cui andrebbe fatta più luce, restituendo un’immagine suggestiva del racconto contemporaneo, tema centrale della letteratura in lingua spagnola.
Concludendo, questa antologia, frutto del lavoro di traduttori e autori, racchiude quella che è l’essenza della narrativa contemporanea spagnola.