Una cosa che ti ha colpito
Il romanzo evidenzia come tutti, da quando sono piccoli, nell’adolescenza e anche dopo hanno avuto o hanno degli eroi… Fumetti, personaggi famosi, parenti, amici… Chiunque, purché sia speciale, unico.
E il desiderio di volersi sentire apprezzati e amati a tutti i costi da coloro che diventano modelli di vita e guide è così grande da essere disposti a tutto, proprio come Arturo, per non rimanerne delusi.
Una frase del libro da conservare
“Dei discorsi di mio padre ( sia che fossero in tono di commedia, o di tragedia, o di gioco) io, a quel tempo , non potevo intendere altro che se non quanto rispondeva alla mia certezza indiscussa: che lui cioè fosse l’ esempio incarnato della perfezione e felicità umana” pag. 71
“Dei discorsi di mio padre […] io, a quel tempo , non potevo intendere altro che se non quanto rispondeva alla mia certezza indiscussa: che lui cioè fosse l’ esempio incarnato della perfezione e felicità umana”
Un eroe, un uomo leggendario, una persona che ha compiuto imprese coraggiose e nobili… È il dipinto che Arturo ci offre di suo padre.
Arturo è un bambino, un bambino che come tutti ha bisogno di sogni, obiettivi, amore e una sua immagine di perfezione e magnificenza da seguire come exemplum luminoso.
Un esempio… Ecco cosa a mio parere è Gerace per suo figlio, dietro elogi, fantasie, immaginazione tipica di un bambino, si nasconde in Arturo il desiderio e la mancanza di una guida fissa.
Tutti l’hanno abbandonato, facendogli credere che quella fosse una normalità parallela e Arturo ha bisogno di certezze, punti fermi, approdi e sicurezze nel mare della sua vita. Il padre diventa un porto sicuro in una burrasca di solitudine e monotonia.
Il fatto che il padre viaggiasse tanto lontano, portava il nostro protagonista a credere in prodi avventure compiute dal padre, quando invece la sua mente e il suo cuore erano ingenuamente accecati dal desiderio di essere notati da qualcuno che si stimasse così tanto, da restarne abbagliati.
È interessante vedere come un libro, un romanzo possa essere tanto personale e soggettivo. Ognuno ha un’idea diversa di Arturo e suo padre, eppure credo sia inevitabile il confronto con la realtà. Viviamo in un mondo in cui siamo alla costante ricerca di certezze, attenzioni, ammirazioni ed eroi.
Tutti, da quando sono piccoli, nell’adolescenza e anche dopo hanno avuto o hanno degli eroi… Fumetti, personaggi famosi, parenti, amici… Chiunque, purché sia speciale, unico.
E il desiderio di volersi sentire apprezzati e amati a tutti i costi da coloro che diventano modelli di vita e guide è così grande da essere disposti a tutto, proprio come Arturo, per non rimanerne delusi.