Durante la quinta e ultima giornata del Salone Internazionale del Libro 2021 la Sala Azzurra accoglie lo scrittore e giornalista Roberto Napoletano, ex direttore de Il Sole 24Ore. Il giornalista presenta il suo ultimo libro Mario Draghi, Il ritorno del cavaliere bianco (La Nave di Teseo), sequel del saggio Il Cigno Nero e il Cavaliere Bianco, pubblicato nel 2017. Il saggio vuole restituire un racconto il più possibile veritiero e lontano dall’elemento autobiografico del modo in cui, secondo il giornalista, l’avvento del Premier Mario Draghi al governo rappresenti una svolta nella storia politica ed economica dell’Italia.
Parola d’ordine è il cambiamento: Napoletano afferma che il Premier parli del passato, per occuparsi del presente e proiettarsi al futuro, discostandosi dalla menzogna politica e usando come punto di forza la difesa della sua autorevolezza e quella della Banca Europea.
Nel libro è presente uno studio della situazione italiana a seguito dell’emergenza sanitaria che ha portato l’Italia e l’Europa al crollo finanziario e alla chiusura di un’intera nazione: in passato, nella costrizione di una trasformazione (come una crisi finanziaria, debiti o l’arrivo di nuovi sovrani), l’economia andava avanti.
Con il governo che ha gestito l’emergenza, invece, il mondo si è fermato e la situazione ha portato il giornalista a interrogarsi sulla coscienza, sul futuro e sulla vita.
Egli trova discutibile l’abitudine di alcuni politici, che non cita, a non prendere decisioni, e elogia l’attuale Premier Draghi che sostiene adotti la politica opposta.
“Il paese…”, termina Napoletano, “deve cambiare: guardiamoci in faccia, siamo uomini dello stesso Stato”.