Una cosa che ti ha colpito
Ciò che mi ha colpito è stata la capacità dell’autore, che ha scritto l’opera decenni fa, di cogliere molti elementi di somiglianza con l’esperienza che abbiamo vissuto in questo ultimo anno e mezzo: in particolare la descrizione della figura del medico. Anche oggi i medici combattono e hanno combattuto la malattia con coraggio e determinazione.
Una frase del libro da conservare
Mi ha colpito l’incipit del libro: “I singolari avvenimenti che danno materia a questa cronaca si sono verificati nel 194… a Orano; per opinione generale, non vi erano al loro posto, uscendo un po’ dall’ordinario: a prima vista, infatti, Orano è una città delle solite, null’altro che una prefettura francese della costa algerina.”
Il romanzo comincia con il protagonista, Bernard Rieux, medico francese, che accompagna la moglie mala alla stazione di Orano, città dove entrambi vivono. La moglie partirà per una destinazione non precisata in cerca di cure per una grave malattia, nel frattempo all’interno della città cominciano a morire ratti. Questi animali vengono trovati morti in gruppo per tutta la città ma nessuno sembra preoccuparsene. Poco dopo in città si cominciano ad avere numerosi morti bizzarre e analoghe: tutti i malati presentano gli stessi sintomi (febbre alta, protuberanze… ). I medici dopo tali fatti si riuniscono e concordano sul fatto che le morti (sia dei ratti che delle persone) siano dovute ad un’epidemia di peste bubbonica. Il romanzo riesce a far vivere la condizione di Rieux, medico che per tutto il racconto combatte contro la peste aiutando malati (sempre soffocando il pensiero della salute della moglie). Oltre a questo, si può capire come l’arrivo della peste nel romanzo sia una situazione analoga all’arrivo del COVID nella realtà che abbiamo vissuto nell’ultimo anno e mezzo. In entrambi i casi le persone di buon senso tendono a chiudersi in casa per evitare di peggiorare la situazione mentre altri vivono come se nulla fosse con la totale noncuranza per il bene comune. Incredibile infine, come l’autore, che ha scritto l’opera decenni fa, abbia colto molti elementi di somiglianza con l’esperienza che abbiamo vissuto: in particolare mi ha colpito la descrizione della figura del medico. Anche oggi i medici combattono e hanno combattuto la malattia con coraggio e determinazione.