La Peste 2021, Un libro tante scuole

Solo con la solidarietà


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PESTE- Albert Camus
autore: Albert Camus
titolo: “La peste”
casa editrice: Bompiani
prezzo: 11,05
pagine: 338
autore:
Albert Camus nasce nel 1913 in Algeria, si avvicina la mondo della scrittura come giornalista tra gli anni 35 e 38 e nel 43, durante la resistenza si occupò del giornale Combat. Ma oltre ad essere stato giornalista fu anche novellista, saggista, drammaturgo e romanziere. Nonostante fosse stato “classificato” esistenzialista, Camus si sente estraneo a questa categoria. Nella sua carriera da scrittore, nella quale ha anche ricevuto un premio Nobel per la letteratura nel 1957, le sue opere più celebri sono “Lo straniero” e “La peste”. Ha scritto anche saggi come “L’uomo in rivolta” e opere teatrali “Caligola”, “Lo stato d’assedio”, “I giusti”.

Il Romanzo è ambientato negli anni ’40 ad Orano, in Algeria. La città è colpita da un’epidemia tremenda ed il primo ad accorgersi della gravità dell’infezione è un cittadino, il medico Rieux, che comincia ad insospettirsi notando una strana ed eccessiva presenza di topi morti nelle vie della città. Con il passare del tempo il medico e il collega Castel cominciano a capire che si tratta di peste e così la città diventa sempre più isolata, affamata e incapace di arrestare la pestilenza. La città è bloccata, ma al suo interno la vita continua a scorrere con le sue quotidianità e le sue contraddizioni, con un sovraffollamento delle fosse comuni ormai ricolme di cadaveri che giorno dopo giorno aumentano sempre di più. La fede religiosa, la solitudine di chi è costretto a stare da solo, il semplice sentimento del proprio dovere sono i protagonisti della vicenda; ma poi ci sono anche gli alleati della peste ovvero l’indifferenza, il panico e l’egoismo.

Camus sceglie di tenere nascosto fino alla fine il nome della persona che fa da narratore della storia, scelta che sicuramente incuriosisce il lettore e che permettere di svolgere una cronaca realista e oggettiva.

L’epidemia nella letteratura è senza dubbio uno degli argomenti più affrontati negli anni, oltre che alla “peste “di Camus ci sono anche altre opere come : “Cecità” di Josè Saramago, “Promessi sposi” di Manzoni, “La guerra del Peloponneso” di Tucidide, “De rerum natura” di Lucrezio e molti altri. Nonostante siano tutte storie differenti tra di loro ci sono elementi comuni come, la paura verso l’altro che diventa una minaccia, la solitudine provocata dall’isolamento, la povertà che cresce insieme ad una speranza di un futuro migliore, libero dalla minaccia della peste e poi la ricerca di un capro espiatorio, un untore colpevole del propagarsi dell’infezione.

Dopo la lettura del racconto, e dopo aver passato per due anni quello che gli abitanti di Orano hanno vissuto, penso di poter affermare che Camus sia stato molto abile nel descrivere l’evolversi dell’epidemia e la reazione degli abitanti, dimostrando come solo con la solidarietà si riesca ad uscire da un periodo tanto buio come questo, quando l’isolamento ti porta ad impazzire, a deprimerti a sentirti vuoto e quando l’unica cosa che vorresti fare, ovvero uscire e vedere le persone a te care, ti viene proibito.

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