E’ fondamentale ed essenziale per il benessere e la convivenza della società avere rispetto di tutti i tipi di parità: genere, sesso, origine e religione. Lo Stato deve preservarli e salvaguardarli tutti in modo che ognuno riesca ad usufruire degli stessi diritti.
Il problema della parità di genere è molto attuale e, purtroppo, non è ancora stato risolto. In un paese democratico è essenziale che non ci siano disparità di trattamento e di opportunità causate dalla differenza di genere. Per questo, l’Europa deve impegnarsi a garantire a tutte le persone, indipendentemente dal genere, il rispetto e la possibilità di realizzare i propri obiettivi, riuscendo così a realizzare anche la propria persona: bisogna lottare contro gli stereotipi di genere attraverso campagne educative e pubblicitarie che insegnino a cambiare punto di vista sui ruoli nella famiglia e nella società, così che la figura della donna sia valorizzata equamente in tutti Stati europei. Bisogna rendere pari lo stipendio per uomini e donne perché queste abbiano le stesse possibilità lavorative ed educative. Una donna deve avere il diritto di un lavoro dignitoso non perché è donna, ma perché lo merita.
Nella Costituzione italiana c’è l’articolo 3 che tutela l’uguaglianza dei diritti, sarebbe però più opportuno farne uno che approfondisca maggiormente l’argomento, perché purtroppo non tutti lo rispettano. Perciò proponiamo di far attuare una legge che salvaguardi i diritti delle donne, per renderli tali e quali a quelli degli uomini. Solo in questo modo riusciremo a raggiungere la parità dei sessi.
Nonostante l’UE si sia dichiarata zona sicura per le coppie omosessuali o appartenenti alla comunità LGBTQ+, nella maggior parte dei Paesi membri non è ancora riconosciuta la validità delle unioni civili e spesso le persone LGBTQ+ sono ancora discriminate. Desideriamo dunque un’Europa che rispetti, sostenga e tuteli la comunità LGBTQ+.