“Che cos’è l’intelligenza artificiale?” .“È un qualcosa o un qualcuno?”. “Può percepire amore?” “La salute può essere lasciata nelle mani dell’intelligenza artificiale?”, “L’intelligenza artificiale potrà mai superare l’uomo?”.
Sono questi i principali interrogativi dibattuti durante l’evento di apertura presso il Cinema Apollo. Quattro esperti di vari ambiti, moderati dallo scrittore e autore televisivo Federico Taddia, hanno avuto modo di confrontarsi riguardo al binomio vita quotidiana-intelligenza artificiale. L’IA negli ultimi anni ha avuto infatti un forte impatto nella vita di tutti i giorni: nel modo in cui ci rapportiamo con gli altri, nelle relazioni e nel mondo del lavoro.
Il confronto è partito dai cortometraggi sulle relazioni, sull’amore, sulla salute e sul lavoro, realizzati dagli studenti del Liceo Ariosto e del Liceo Carducci di Ferrara. I ragazzi, all’interno dei loro video, hanno evidenziato le loro preoccupazioni e paure riguardo uno sviluppo così incontrollato e rapido di un’entità che un giorno potrebbe arrivare a sostituire l’essere umano.
“È un processo naturale, è un fatto evolutivo, un nuovo linguaggio molto accelerato”. Con queste parole Sergio Pappalettera, designer e art director, ha difeso l’intelligenza artificiale, definendola anche come arte, in quanto nuova forma espressiva.
Michela Milano, docente dell’università di Bologna, ha sottolineato invece il pericolo di delegare ogni tipo di azione e decisione all’intelligenza artificiale, in quanto priva di coscienza e in quanto incapace di conoscere il significato semantico delle parole. Alla paura di una sostituzione tra l’intelligenza umana e quella artificiale lei preferisce la cooperazione tra le due per aumentare l’efficienza e velocizzare i processi. Un esempio virtuoso di questa collaborazione lo si può ritrovare nel campo medico in cui la mente umana viene supportata da programmi appositamente sviluppati e gestiti per aiutare le donne a superare la depressione post-partum.
La sociologa Elinor Wahal, responsabile legale e politica presso l’ufficio della Commissione Europea, ha sottolineato come una delle priorità dell’Unione Europea sia proprio la regolamentazione di queste nuove tecnologie per promuovere un uso attento, consapevole affinché possano affiancare al meglio il lavoro umano.
“Noi siamo un unicum. Non possiamo delegare alle masse quello che vorremmo dire a qualcun altro”: con queste parole Nicolò Joswig, amministratore e cofondatore di Startex-Ai, ribadisce come l’amore vero non si possa delegare a qualcun altro.
Lui definisce l’intelligenza artificiale come una rivoluzione, perché ha rinnovato e modificato in maniera definitiva molteplici ambiti della nostra vita: il modo di relazionarsi con l’altro, le modalità di lavoro, di apprendimento, di comunicazione.
Joswig ha compreso come l’intelligenza artificiale se sapientemente guidata possa risolvere problemi di vita quotidiana e trasformarsi in un’opportunità per fare impresa. E di come si possa essere imprenditori anche da giovani. Basta avere degli obiettivi chiari, motivazioni profonde e non aver paura di sbagliare. Il suo esempio dimostra come anche i giovani possano insegnare a generazioni più esperte senza temere il fallimento perché è parte del processo di crescita.
Il consiglio del cofondatore di Startex-Ai è di accettare il cambiamento, comprenderlo per evolversi e raggiungere i propri obiettivi.