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Stephen King è ormai conosciuto in tutto il mondo per i suoi romanzi ed in particolare per la sua grande dimestichezza nel maneggiare elementi horror, però nel romanzo “Il Corpo”, conosciuto da molti per via del film “Stand by me”, si possono osservare altre qualità a volte ignorate della sua scrittura.
La narrazione, infatti, si concentra di più su una crudele ma realistica visione della vita rappresentata attraverso l’amicizia di quattro ragazzi: Teddy, Verne, Chris ed il nostro protagonista Gordie. La storia è raccontata dal punto di vista di Gordie intorno a 20 anni nel futuro (considerabile un self-insert da parte dell’autore), il quale ha ormai intrapreso una carriera da scrittore con moglie e figli. Stephen King sceglie ragazzi tra i dieci e i tredici anni, normalmente simbolo di innocenza, e li dipinge come personaggi che, nonostante scherzino e giochino come dovrebbero, sono a volte troppo maturi per la loro età. L’autore ci fa affezionare e amare i personaggi mettendoci quasi nei panni di Gordie che tiene tanto ai suoi amici, solo per colpirci con la verità della realtà in cui viviamo, ovvero che le amicizie sono volatili e non importa quanto ci provi, tutto deve finire un giorno.
Il punto focale della storia è la profondità dei personaggi. Teddy con una storia strappalacrime e una personalità che non ti aspetteresti di vedere in un gruppo di ragazzi del genere, Verne disprezzato da tutti solo per via della sua famiglia e che per anni cerca ancora delle monete sotterrate nel suo giardino, Chris, un grande leader che agisce da ragazzo duro ma pian piano fa uscire tutte le sue preoccupazioni ed infine Gordie, pieno di passioni raramente viste e fortunatamente supportato dai suoi amici nel coltivarle. Nonostante alcuni di questi possano sembrare quasi superficiali, vengono attentamente rafforzati e consolidati come personaggi attraverso le diverse dispute all’interno ed all’esterno del loro gruppo. Vediamo come Teddy rischi la vita ed è “sgridato” dal più responsabile Gordie, o come Chris resti in prima linea per proteggere gli altri quando incontrano il gruppo di Ace. Certamente, se si vuole leggere uno degli horror per cui Stephen King è tanto rinomato, questo libro non è il più in linea con il genere, però, detto da una persona che di solito non si avventura in questo tipo di storia, “Il Corpo” è uno di quei libri a cui una possibilità si può sempre dare. In fondo è ancora un altro successo, anche se tra i primi, nati dalle mani di Stephen King e una grande lettura che va gustata e analizzata in un congruo periodo di tempo, un gran libro con grande significato.