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Nel romanzo “Il corpo” di Stephen King conosciamo Gordon, il protagonista, e i suoi amici: Vern Tessio, Chris Chambers e Teddy Duchamp.
Gordon, sin dai primi capitoli del libro, ci fa vedere la situazione familiare di ognuno di loro raccontando le carenze di affetto e le violenze psicologiche e fisiche subite dai ragazzi.
Una delle storie più drammatiche è quella di Teddy: da bambino era stato punito in maniera brutale dal padre che gli aveva schiacciato le orecchie contro la stufa a legna.
Il protagonista parla anche della sua famiglia e della sofferenza che provava a causa della morte del fratello maggiore Denny. Gordon soffre anche perché sente i suoi genitori lontani e chiusi nel loro dolore. Il ragazzo si definisce “invisibile” ai loro occhi, perché da sempre tutte le attenzioni erano rivolte a suo fratello. Gordon spiega che i genitori avevano fortemente voluto il primogenito mentre avrebbero fatto a meno del secondo figlio.
La situazione familiare che mi ha colpito di più è quella di Chris Chambers.
Il padre di Chris era un alcolizzato e i suoi due fratelli maggiori avevano combinato molti guai: il primo era stato condannato per aggressione e violenza sessuale e il secondo era sempre in giro con il suo gruppo di amici delinquenti. Chris molto spesso veniva picchiato da suo padre, a volte per questo non andava a scuola oppure si presentava in classe pieno di lividi. Un giorno il padre gli aveva rotto il naso e il polso perché aveva scoperto che il figlio era stato sospeso, in quanto accusato di aver rubato i soldi del latte. Tutti in città erano convinti che Chris avrebbe fatto una brutta fine come tutti i Chambers; anche Chris temeva questo e per la paura di diventare anche lui un alcolizzato come suo padre non aveva toccato mai una bottiglia di alcool. Tutti i coetanei lo prendevano in giro per questo motivo, tranne Gordie che conosceva il motivo della sua scelta. Infatti tra i due c’era molta comprensione e complicità.
Chris sin dal primo momento mi ha fatto molta tenerezza, perché in lui ho visto la voglia di non arrendersi davanti ai pregiudizi della gente e soprattutto la voglia di seguire le proprie convinzioni. È un ragazzo forte che non si lascia abbattere da quello gli accade ed è determinato. Chris, nonostante gli sforzi, non riuscirà a cambiare il suo destino e morirà accoltellato. Tuttavia non fa esattamente la fine dei Chambers, perché muore nel tentativo di sedare una lite. “Chris, che era sempre stato il migliore di noi a mettere pace, si mise in mezzo e si prese una coltellata alla gola”.
Questo personaggio mi ha insegnato tanto e mi ha fatto capire che non sempre fare del bene per gli altri ti fa sentire meglio, anzi a volte può farti tanto male fino a ucciderti, ma è importante rinascere, lottare e non arrendersi mai, anche se ci vuole molta fatica.