Cronache, Internazionale Ferrara 2024

Diritti esclusi ma si alimenta il “femonazionalismo”


Lucia Alescio e Maria Vittoria Amadei

Liceo V. Alfieri e Liceo L. Ariosto - Torino e Ferrara

In Italia sembra che il tema dei diritti rivendicati dai movimenti femministi, dalle famiglie migranti e dalla comunità LGBTQIA+ sia estraneo all’assetto politico ed economico, nonostante siano in realtà fortemente correlati. L’antropologa Barbara Leda Kenny e l’economista Marcella Corsi, nell’evento “Gender” che si è svolto sabato all’ex Teatro Verdi, propongono il diretto coinvolgimento della classe lavoratrice nelle cause civili come unico modo di vincere la battaglia per i diritti. Tuttavia sembra che solo la Destra sia riuscita a richiamare l’attenzione dei “forgotten men”, proponendo l’entrata delle donne nel mondo del lavoro per sostenere il sistema pensionistico e trovare un nemico nei movimenti che promuovono nuclei familiari differenti da quello “tradizionale”. Proprio questa è la definizione del termine “femonazionalismo”: la rivendicazione, da parte di alcuni partiti, della parità di genere per sostenere ideali xenofobi. Tale dualità politica produce “schiaccianti aspettative” verso le donne, che devono essere tanto buone madri di famiglia quanto lavoratrici. Questo si traduce in un groviglio di contraddizioni dal quale non sono esenti le figure femminili al governo, che si distaccano spesso dall’ideale che promuovono. L’unica modalità a disposizione del femonazionalismo per giustificare i propri ideali è presentare questi soggetti, troppo forti per essere donne sottomesse, come madri dedite alla protezione della famiglia. Il governo punta a consolidare la maggioranza fomentando la paura del “diverso”, che minaccia la struttura patriarcale, e sostituendo l’educazione affettiva nelle scuole con una formazione volta al riconoscimento di una comune identità italiana. È evidente il distacco tra i giovani desiderosi di vedere riconosciuti i propri diritti civili, ed i rappresentanti politici con i cui sembra sempre più difficoltoso avviare un dialogo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *