Cronache, Internazionale Ferrara 2024

Un presidente paranormale


Adele Reimondo, Jole Festini Purlan

Liceo Classico Vittorio Alfieri - Torino

Sabato 5 ottobre presso il Teatro Comunale di Ferrara si è tenuto l’incontro Paranormale con il giornalista e scrittore Martín Caparrós. L’incontro si proponeva di raccontare la situazione politica dell’Argentina a partire dalla biografia del presidente Javier Gerardo Milei, comunemente descritto come “un pazzo”. Uscito da un’infanzia segnata da un faticoso rapporto col padre, frequenta la facoltà di economia, trovando successivamente lavoro come dipendente all’interno di un’azienda. Si avvicina alla maturità anagrafica conducendo una vita solitaria, in cui le uniche figure di spicco sono la sorella, con cui ha una relazione simbiotica, e il cane Conan, che lui sosteneva essere alto 2 metri in piedi. Morto Conan nel 2017, ne preleva una cellula e lo fa clonare negli Stati Uniti e per mezzo di una medium, sostiene che il cane gli avrebbe suggerito di candidarsi come presidente dell’Argentina. Inizia quindi nel 2022 la sua carriera politica autodefinendosi “Supereroe An-Cap” (anarcocapitalista). Obiettivo del programma di Milei era di portare il debito economico statale a zero, purtroppo però, una volta eletto,  Milei finisce per generare un debito ancora maggiore (-6% di PIL), peggiorando le condizioni economiche dell’Argentina con la conseguenza di portare ben il 52% della popolazione a vivere sotto la soglia di povertà. 

Di recente Milei, dopo aver ridotto i fondi stanziati per l’università pubblica, ha respinto la legge del Parlamento che puntava a rialzarne i finanziamenti: per il sistema legislativo argentino, se la legge non viene nuovamente votata con i 2/3 del parlamento a favore sarà considerata nulla. 

Verrebbe da chiedersi come una figura come quella di Milei sia potuta essere eletta a guidare una nazione: per comprenderlo bisogna considerare la situazione argentina come già in precedenza abbastanza critica dal punto di vista economico e come la maggior parte dei cittadini, al momento delle elezioni, abbia preferito votare per una persona definita “pazza” piuttosto che eleggere l’ennesimo “ladro”.

Alla domanda finale di una signora del pubblico “Ma quindi c’è speranza per il popolo argentino?” il relatore risponde che, al momento, la situazione lascia veramente poco spazio all’ottimismo. Pertanto l’invito di Caparrós è di smettere di concentrarci sulle battute di Milei e volgere la nostra attenzione alla situazione reale del Paese che si trova a dipendere da lui. 

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