Festival di Internazionale. L’evento è noto per la partecipazione di numerosi giornalisti. Ma cosa pensa di questa manifestazione lo staff di volontari che si occupano dell’organizzazione?
Il festival trova un ampio riscontro tra i giovani, che con grande passione collaborano con l’organizzazione della manifestazione apportando, così, il proprio prezioso contributo. Siamo andati per le strade di Ferrara a intervistare alcuni di loro.
Come prima domanda abbiamo chiesto loro quale motivazione li abbia spinti ad aderire a tale iniziativa. Molti ritengono Internazionale un’occasione per conoscere nuove persone anche al di là delle differenze linguistiche e territoriali. Altri puntano ad arricchire il proprio bagaglio culturale e ad approcciarsi a una realtà che porti allo sviluppo di competenze utili anche per un futuro lavorativo. Abbiamo anche cercato di capire quali fossero le loro aspettative per questa edizione. Ci hanno risposto che sperano di vedere da parte del pubblico interesse e partecipazione, di conoscere meglio il funzionamento di questo festival e di assistere a trattazioni di tematiche attuali, stimolanti e insieme profonde.
Tra gli eventi che avranno luogo a Ferrara nel weekend, gli intervistati si sono mostrati curiosi di assistere a incontri su tematiche quali violenza di genere, libertà e informazione, musica e geopolitica. Nello specifico gli interventi che suscitano maggior interesse sono: “Siamo liberi di essere liberi?” che si è tenuto al cinema Apollo; “Gaza” che ha trovato il proprio palcoscenico al teatro Comunale; “Violenza” in programma al cinema Apollo oggi a partire dalle ore 16; “Fantasmi” oggi atteso all’ex teatro Verdi con inizio alle ore 18:30. L’evento più atteso però rimane quello di Zerocalcare intitolato “Strade” (Teatro Comunale, ore 14:30 di domenica).
Lo staff si dimostra entusiasta di dare vita a questa diciottesima edizione che si augura possa lasciare un’impronta duratura ed essere un momento di crescita e arricchimento per gli spettatori.
