Che vento tira nel padiglione 2 del Salone del Libro 2024? Anche noi ci siamo poste questa domanda e per rispondere abbiamo fatto un breve tour, chiedendo pareri anche ad alcuni dei molti espositori presenti.
Tra la grande quantità di visitatori, i numerosi stand e, ovviamente, la miriade di libri, si viene trasportati in un’altra dimensione lontana dalla quotidianità.
“Il mondo della narrativa aiuta ad entrare nell’immaginario e offre cose di cui non sapevi di aver bisogno che aiutano a creare una vita immaginaria nell’attesa che questa diventi reale” ha risposto un’espositrice alla nostra domanda: “Che cosa significa per lei la Vita Immaginaria, titolo del Salone di quest’anno?” Possiamo forse identificarci tutti nella sua risposta: quante volte abbiamo usato i libri come via di fuga per essere trasportati in un mondo diverso dal nostro? E quante ancora abbiamo sognato una vita come quella di qualche protagonista o in generale di vivere la vicenda insieme a loro?
Ci ha colpito molto la risposta di un’altra espositrice quando le abbiamo chiesto qual era secondo lei l’aria che si respirava in quel padiglione o in generale al Salone. “Sono arrivata solo oggi quindi non ho avuto occasione di girare per il padiglione, ma vengo al Salone da quando ha aperto e ciò che mi piace di più è il profumo della carta”. Tutti nel corso della nostra vita abbiamo annusato il profumo di un libro nuovo e forse è stato proprio il profumo di novità ad attirare le tante persone che sono venute qui: la vastità di generi tra cui scegliere, la moltitudine di generazioni che si incontrano e la possibilità dopo il periodo di reclusione durante la pandemia di girare liberi senza limitazioni.
E’ quasi surreale come un oggetto così piccolo come un libro possa attirare e riunire una così grande comunità: proprio tra i lettori possiamo sentirci in un luogo sicuro e parte di qualcosa, uniti da una passione che accomuna tutti.
Se ci fossero tanti ragazzi come gli autori di questo scritto il futuro non potrà che essere felice! Facciamoli agire!