L’Ex Refettorio di Ferrara, il 30 Settembre 2023 alle ore 11:30 durante il Festival di Internazionale, accoglie tra le sue pareti dipinte l’autrice, storica e ricercatrice Julia Boyd e il relatore Andrea Pipino per riavvolgere il nastro fino agli anni del primo dopoguerra e della Seconda Guerra Mondiale. In traduzione consecutiva dall’inglese all’italiano, il pubblico assiste ad un dialogo fresco ed entusiasta riguardo al libro Turisti del Terzo Reich: Viaggiare in Germania all’epoca del nazismo, pubblicato nel 2018 dalla casa editrice LUISS University Press e vincitore del premio del Los Angeles Times Book Prize.
Una raccolta di lettere, ricordi, memorie, documenti diplomatici, reportage e molto altro descrive con una insolita strategia il periodo della guerra e di come il nazismo si sia silenziosamente insinuato nell’intera Germania. Voci inascoltate e storie individuali si rivelano il sistema più adatto per spiegare la situazione tedesca di quegli anni, dando la possibilità al lettore di identificarsi in modo più naturale e semplice: lo stesso Pipino afferma che “lo si legge con la passione con cui si legge un romanzo”.
Una delle maggiori difficoltà nello scrivere un libro storico è sicuramente la ricerca delle fonti da cui attingere le informazioni. Per Julia Boyd questa specifica fase del processo di scrittura è molto affascinante: come in un viaggio nel tempo questo è un momento in cui poter avere accesso agli archivi desiderati, ai materiali grezzi, senza filtri, e scoprire frammenti di vita di una moltitudine di persone. Nella scelta delle fonti da utilizzare, l’autrice seleziona solamente quelle contemporanee al periodo storico trattato, attinge solo “dall’originale” per cogliere le sensazioni e i pensieri dell’epoca.
Julia Boyd rivela un’altra peculiarità della maggior parte delle sue fonti: la loro origine anglofona. Infatti, la disponibilità educativa che lo Stato tedesco forniva agli studenti, l’educazione e la gentilezza con cui accoglieva i suoi turisti hanno reso tolleranti Stati, come l’Inghilterra, rispetto alle idee naziste che stavano iniziando a diffondersi. Era dunque massiccia la presenza di turisti britannici all’interno della Germania nazista.
In un libro, sia cronologicamente sia tematicamente organizzato, Julia Boyd riesce quindi, setacciando nella quotidianità della vita delle persone comuni, a scolpire una Germania a 360° dei primi decenni del Novecento.