Alice nel paese delle meraviglie è il tema del Salone del Libro di quest’anno.
Noi ragazzi del Bookblog abbiamo chiesto al pubblico dei lettori che ruolo questa storia avesse avuto nella loro immaginazione, e soprattutto in che modo quest’ultima sia in grado di influire profondamente nella nostra realtà quotidiana e nelle nostre scelte.
Secondo il primo lettore l’immaginazione è follia e, tramite questa, la vita non va combattuta ma coltivata con la lettura.
La seconda intervistata, afferma di aver letto in due momenti diversi il libro Alice nel paese delle meraviglie; la visione che aveva quando era piccola è cambiata radicalmente della visione che ha adesso. Indice del fatto che l’immaginazione che si ha da piccoli è più astratta, fervida e fiabesca: incongruente con la realtà; mentre l’immaginazione che nasce dopo, grazie all’esperienza e alla maturità si concretizza in idee e pensiero. La lettura è anche un viaggio, come sostiene una coppia, che attraverso pagine e parole prende forma nella nostra mente facendoci visitare luoghi lontani con la sola forza dell’immaginazione; o un sogno, come sostiene un’altra lettrice, che nonostante l’età rimane indispensabile nutrire e coltivare. Un ultimo intervistato sottolinea l’importanza dell’immaginazione anche e soprattutto in tempi bui come la Seconda guerra mondiale, essa non si è fermata ma anzi è stata d’aiuto.
Tuttavia Alice ha attraversato lo specchio, ovvero metaforicamente parlando è riuscita ad andare oltre l’apparenza, nonché il proprio riflesso, perché ha scelto di farlo. É questo che l’immaginazione deve fare: tramite la lettura deve riuscire a farci evadere dai nostri limiti mentali, facendoci varcare il nostro specchio.