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“Una magnifica giornata d’estate, soleggiata e ventilata” è il primo scenario del nostro racconto. Una Lisbona calda e sfavillante fa da sfondo a questa vicenda. L’andamento un po’ goffo e accaldato si figura nella nostra mente quando leggiamo del nostro protagonista. “Sostiene Pereira” è un meraviglioso romanzo ambientato nella capitale portoghese nell’estate 1938, quando nell’aria riecheggia il regime della dittatura. Pereira, giornalista del “Lisboa”, goloso di omelettes alle erbe aromatiche e limonata, scrive per la pagina culturale del suo giornale necrologi ed elogi funebri, che col ritratto della moglie lo mantengono con la mente nel passato, precisamente alla morte della povera donna, con cui parla tutti i giorni, o meglio col suo ritratto. Il nostro protagonista assume un giovane, Monteiro Rossi, un rivoluzionario antifascista amante della vita, per scrivere necrologi, sporadicamente consegnati e sempre impubblicabili. La clinica talassoterapica, la chiesa di Padre Antonio, il Cafè Orquídea, fanno da scenario a questa vicenda di crescita, insolitamente rappresentata da un uomo di mezza età che sta cambiando il suo “io egemone”. E sarà proprio con Monteiro Rossi che cambierà la sua prospettiva soprattutto nei confronti della morte, ospitandolo proprio negli ultimi attimi della sua vita. Le continue ripetizioni formulari, le abitudini, le immagini e gli scenari che ricorrono, all’improvviso scompaiono, a rappresentare proprio il processo di cambiamento e crescita del protagonista. Un romanzo breve e preciso, che racconta la vita di un uomo che non sa più vivere.