Vivere con un piede nel passato

“Come te la passi? Gli chiese Silva. Così così, rispose Pereira. Vivi solo? Gli chiese Silva. Vivo solo, rispose Pereira. Secondo me ti fa male, disse Silva, dovresti trovarti una donna che ti facesse compagnia e che ti rallegrasse la vita, capisco che tu sia molto legato al ricordo di tua moglie, ma non puoi passare il resto della tua vita coltivando memorie. Sono vecchio, rispose Pereira, sono troppo grasso e soffro di cuore. Non sei affatto vecchio, disse Silva, hai la mia età, e quanto al resto potresti fare una dieta, concederti delle vacanze, pensare di più alla tua salute. Beh, disse Pereira.”
Il passo, tratto dal IX capitolo, riassume in sé la figura del protagonista, Pereira, mettendo in luce il fatto che alcune persone sono troppo legate al passato e ai loro ricordi, fino a perdere l’opportunità di vivere il presente e di averne cura. Attraverso temi importanti come la solitudine, il lutto, la salute e la necessità di avere un sostegno emotivo, la conversazione tra Silva e Pereira suscita empatia nei confronti di quest’ultimo. Nonostante i suggerimenti dell’amico, il protagonista sembra avere accettato la propria situazione e non ha intenzione di agire per cambiarla.
Il personaggio di Pereira è il fulcro del libro, un uomo che sembra essersi arreso alla vita e che vive nel passato, ma che si ritrova costretto a confrontarsi con il presente e con la realtà politica del suo Paese. Attraverso la letteratura, Tabucchi propone una meditazione profonda sulla vita e sulla morte, sulla memoria e sull’oblio, che ci invita a riflettere sulle scelte che facciamo ogni giorno e sui valori che ci guidano.

„[…] la filosofia sembra che si occupi solo della verità, ma forse dice solo fantasie, e la letteratura sembra che si occupi solo di fantasie, ma forse dice la verità.“

In My Life – The Beatles