Pereira e l’alimentazione

Un elemento che gioca un ruolo interessante all’interno del romanzo “Sostiene Pereira” è sicuramente quello dell’alimentazione del protagonista.

Possiamo infatti notare che con l’evoluzione di Pereira e la presa di coscienza di sé stesso e di ciò che gli sta accadendo intorno cambia anche la sua abitudine di bere limonate zuccherate.

E’ un po’ come se Pereira, così sprofondato nelle abitudini e nella sicurezza che deriva da esse, non si volesse rendere conto di quanto trascuri la salute. Tuttavia grazie all’aiuto del dottor. Cardoso, che lo aiuta non solo nell’alimentazione ma anche dal punto di vista psicologico, riuscirà a uscire dalla sua “bolla”, rendendosi conto della situazione in cui versa il Portogallo, e a denunciare la violenza nel regime.

Parallelamente riuscirà a cambiare almeno in parte le sue abitudini alimentari.

La limonata zuccherata inoltre potrebbe essere paragonata alla caramella che si dà ai bambini per mandare giù una medicina particolarmente amara. Quando Pereira si libera di tale vizio, assapora l’amaro, ma scopre qual è il suo posto nel mondo e agisce di conseguenza.

Un aspetto particolare del romanzo di Tabucchi è che, in diverse occasioni, quando il protagonista fa sogni o pensa al suo passato, non rivela al lettore il contenuto dei pensieri o del sogno, reputandolo “irrilevante” per la storia. Ciò testimonia forse il suo turbamento interiore e mette ancora di più in evidenza che la storia è narrata da chi si limita a “trascrivere” le parole di Pereira, come in una deposizione in tribunale. Questo è suggerito anche dal continuo ripetersi dell’espressione “Sostiene Pereira”, che dà il titolo al libro.

La filosofia sembra che si occupi solo della verità, ma forse dice solo fantasie, e la letteratura sembra che si occupi solo di fantasie, ma forse dice la verità.(pag 34, edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino)

…volevo dire che io l’ho letto in chiave autobiografica, che mi ci sono riconosciuto. Nel pentimento?, chiese il dottor Cardoso. In qualche modo, disse Pereira, anche se in modo trasversale, anzi, la parola è limitrofo, diciamo che mi ci sono riconosciuto in modo limitrofo.

Consigliamo di guardare il film ispirato al romanzo di Antonio Tabucchi.