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II dottor Cardoso aiuta Pereira raccontando l’interessante dottrina della confederazione delle anime per la quale
credere di essere ‘uno’ che fa parte a sé, staccato dalla incommensurabile pluralità dei propri io, rappresenta un’illusione. L’anima è in realtà una confederazione di varie anime, poste sotto il controllo di un io egemone che si è imposto sugli altri. I vari io si impongono e spodestano a vicenda più volte nel corso di una vita, dirigendo questa corte di anime che alberga dentro di noi.
È così che il protagonista del libro inizia a riflettere e a credere effettivamente che i suoi pensieri (soprattutto politici) non erano errati, anche se cambiavano repentinamente, ma l’unica cosa sbagliata era l’ambiente che lo circondava. Quando Pereira non capiva perché aiutava Monteiro Rossi nonostante non gli piacevano i suoi lavori, il dottor Cardoso gli spiegò la dottrina della confederazione delle anime, quando Pereira si sentiva solo e non sapeva con chi parlare oltre che al quadro di sua moglie, Cardoso gli consigliò di parlare con Monteiro Rossi, perché era giovane, cioè il futuro. Quando il dottore disse a Pereira che doveva partire per un pò, egli senti un vuoto mentre lo vide uscire dal Cafè Orquidea, solo così capi l’importanza della sua presenza e del suo aiuto.