Vagando per i meandri del Salone del Libro, ci si potrà imbattere in uno stand peculiare, che attira facilmente l’occhio di un normale spettatore curioso in cerca di novità. Si trarra dello spazio espositivo del Narratè.
L’ideatore dell’iniziativa Adriano Giannini ha concesso a noi intervistatori del Bookblog un po’ del suo tempo per rispondere ad alcune nostre domande, rivelando appassionanti retroscena del suo lavoro.
Il progetto di Narratè – ha riferito – è nato spontaneamente: una sera, mentre si stava preparando una camomilla e aspettava la sua infusione, Adriano aveva iniziato a leggere tutto ciò che era scritto sulla confezione del prodotto come forma di intrattenimento; è qui che è sorta l’ispirazione per trasformare l’ora del tè in un momento letterario. Così, agli inizi degli anni Duemila, quei cinque minuti trascorsi ad attendere che l’acqua calda prendesse il sapore desiderato, sono diventati un’occasione per esplorare nuovi mondi mai fronteggiati, per allontanarsi dall’assillante realtà quotidiana e per immergersi nella lettura tra gli aromi avvolgenti delle tisane.
In un mondo iperconnesso, scandito da ritmi incessanti, in cui i social sono una presenza costante in ogni momento della giornata, l’ideatore spera che con questo progetto si possa stimolare la curiosità del pubblico verso la bella scrittura.
Nel suo stand sono esposte tutte e nove le categorie di Narratè, che presentano diversi versanti della scrittura: dai classici alle vite di personaggi storici, da consigli di lifestyle a favolette, ma i preferiti di Adriano sono quelli a sfondo filosofico.
“Le tisane filosofiche hanno come obiettivo quello di farci prendere la vita con filosofia davvero”.
Questo l’augurio che l’ideatore si propone, affinché queste perle di saggezza semplificate possano essere per ciascuno uno strumento di pensiero che aiuti ad affrontare una dura realtà come quella che viviamo ogni giorno, o, come ha detto Adriano nell’intervista che sarà disponibile sul canale YouTube del Bookblog:
“Rendiamo la filosofia facile come bere un bicchiere d’acqua calda”.