“I guai possono arrivare a qualsiasi età, anche per caso o per sfortuna” inizia così l’incontro dello scrittore e giornalista Beppe Severgnini che con ironia ha illustrato il suo decalogo di cosa fare se ci si vuole mettere nei guai, quindi cosa fare per evitarli.
“Non è colpa mia” è la prima indicazione che ci ha dato, cioè che per prendersi le proprie responsabilità, occorre coraggio. Infatti, l’errore può essere perdonato, ma la vigliaccheria no.
“Fate cose a caso” è la seconda: quando non pensiamo alle nostre azioni e alle sue conseguenze.
“Fate casino stupido, non intelligente”: il giornalista ci ha fatto degli esempi, inerenti alla sua adolescenza, raccontandoci tutti i “casini intelligenti” da lui fatti. Ad esempio egli ai tempi del liceo ci raccontò che si trovava in 4 B e che un muro lo divideva dalla classe accanto, la 4 A. Alla sua classe venne l’idea di creare un passaggio nel muro che facesse da tramite tra le due aule così che potessero aiutarsi durante le verifiche.
“Parlate a vanvera”: Severgnini ha un motto che gli insegnò la sua professoressa di italiano, “meno è meglio”.
“State sempre zitti”: spesso noi adolescenti tendiamo a fare silenzio e ad ascoltare senza esporci troppo. Il giornalista ci ha consigliato di esporci e di rischiare, ma senza esagerare.
“Fregatevene di tutti e di tutto”: l’indifferenza in molti casi è fonte di guai.
“Fidatevi di tutti/ non fidatevi di nessuno”: fidarsi va bene, ma bisogna saper distinguere chi è degno della fiducia e chi no.
“Parlate alle spalle”: lo scrittore evidenzia il fatto che oggi è molto comune parlare alle spalle, sia fra i giovani, sia fra adulti e che ciò può causare molti guai.
“Seguite il flusso”: Severgnini ci ha fatto notare che anche nella sala indossiamo tutti pantaloni dello stesso modello come succedeva durante la sua adolescenza. Ci ha raccontato anche che quando andava alle medie tutti usavano la cinghia per portare i libri di scuola, era una moda.
Ed infine per ultimo “fate i bulli”: sicuramente, facendolo ci si mette nei guai.
Grazie alla simpatia ed all’ironia del giornalista, l’incontro è stato seguito con molta attenzione e partecipazione.