6° – Economia sostenibile



Sarà comune interesse di tutti gli stati partecipanti al progetto quello di conciliare la crescita economica dell’Europa con il rispetto dell’ambiente che ci circonda, anche attraverso un suo attento sfruttamento, così da consentirne l’utilizzo anche alle generazioni future.

Sappiamo che le industrie e i servizi legati all’agricoltura e ai prodotti alimentari nell’Unione Europea danno lavoro a più di 44 milioni di persone, e un’occupazione regolare a 20 milioni di persone solo nel settore agricolo. Grazie al clima misto, ai terreni fertili, alle competenze tecniche degli agricoltori e alla qualità dei prodotti, l’UE è dunque uno dei principali produttori ed esportatori mondiali di prodotti agricoli. La produzione alimentare a livello mondiale dovrebbe raddoppiare entro il 2050, per fare fronte alla crescita demografica e all’evoluzione delle abitudini alimentari. Dall’Europa ci aspettiamo che venga raddoppiata la produzione agricola entro il 2030 invece del 2050, perché altrimenti ci sarebbero troppi anni da aspettare, e l’agricoltura è veramente importante. Inoltre speriamo che gli agricoltori vengano aiutati duranti le stagioni difficili, soprattutto quando avvengono fenomeni di distruzione del raccolto da parte di insetti, come abbiamo potuto assistere in Italia.

Vorremmo che nell’Europa di domani ci sia più libertà nel commercio con i Paesi che non ne fanno parte, con spese doganali più basse, tempi di trattenimento delle merci in dogana inferiori e che non solo ci sia una stessa moneta, ma anche che i salari dei lavoratori siano uniformati a livello europeo, a partire da un salario minimo.

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